Area genitale femminile
La medicina e la chirurgia estetica dell'area genitale femminile rappresentano uno degli ultimi trend, dibattuti nei principali congressi internazionali.
Quest'ultima insolita area cosmetica è stata diffusamente discussa sui media da occidente a oriente; un argomento che sicuramente presenta valide ragioni su entrambi i fronti.
Da una parte il mondo femminile plaude a questa sensibile disponibilità ad ascoltare necessità intime e personali capaci di migliorare la sessualità e l'autostima. Dall'altra ci s’interroga sulla necessità oggi di perfezione in ogni parte del corpo, inclusa l'area genitale.
Con il termine medicina e chirurgia estetica dell'area genitale femminile si intendono tutte quelle metodiche che hanno per finalità il miglioramento estetico in termini di armonia o ringiovanimento delle componenti esterne della vagina e della vulva: riduzione o simmetrizzazione delle piccole labbra, riduzioni del prepuzio clitorideo, riduzione, simmetrizzazione o aumento delle grandi labbra, riduzione dell'eccesso cutaneo perineale, riduzione del monte di Venere, ringiovanimento muco-cutaneo complessivo (WAGS).
Nella letteratura scientifica internazionale sono stati pubblicati innumerevoli articoli sulle relazioni tra l'immagine corporea di una donna e la sua attività sessuale. Tuttavia sono poche le ricerche sulla relazione tra l'immagine genitale di una donna e la sua attività sessuale. Considerando parimenti l'immagine genitale come parte integrante dell'immagine corporea risulta semplice comprendere come molte donne possano sentirsi sessualmente inibite se vivono con disagio l'aspetto della propria vagina, della propria vulva o della propria area genitale esterna complessiva. Un recente sondaggio su di un campione di oltre 3.000 donne ha evidenziato una relazione netta tra immagine corporea positiva e attività sessuale risultando quest'ultima più attiva, con maggiore iniziativa, con maggiore facilità a raggiungere l'orgasmo, maggiormente disinibita, senza timori di luci accese o di giudizio del proprio partner, più incline alla scoperta di nuovi comportamenti sessuali, e maggiormente soddisfacente per il proprio partner (Ackard DM, Kearney-Cooke A, Peterson CB - Effect of body image and self-image on women’s sexual behaviors. Int J Eat Disord 2000; 28:422-9).
Sebbene la medicina e la chirurgia estetica dell'area genitale stiano conquistando un ruolo dominante in ambito estetico, sono molti i commenti contrari al riguardo. La maggior parte di coloro che non approvano tali metodiche, spesso non sono purtroppo a conoscenza delle situazioni cliniche e dei sintomi correlati, nonché dei sentimenti delle pazienti che richiedono tali soluzioni terapeutiche. Le pazienti possono presentare molteplici situazioni tra le quali ricordiamo l’impossibilità di indossare alcuni indumenti, la difficoltà a svolgere alcune attività come camminare, correre, andare in palestra, andare in bicicletta e avere rapporti sessuali, o provare imbarazzo, ansia e perdere la propria autostima. Per comprendere le tecniche di medicina e chirurgia estetica dell'area genitale si rivela essenziale una comprensione di base dell'anatomia della regione.
Anatomia
La vulva è costituita dai genitali esterni incluso il monte di Venere, il clitoride, il prepuzio (o cappuccio clitorideo), le grandi labbra, le piccole labbra, il meato uretrale, l’imene e il vestibolo. Il monte di Venere è l'area adiposa che giace superiormente alla sinfisi pubica. Quest'area è ricoperta dai peli pubici e rappresenta un cuscinetto naturale che attutisce l'impatto determinato dai rapporti sessuali. L'area adiposa del monte di Venere risulta continua con quella delle grandi labbra. Le grandi labbra sono due strutture presenti bilateralmente e convergono sia anteriormente al di sopra del prepuzio clitorideo sia posteriormente a livello perineale. Il prepuzio è in realtà il cappuccio clitorideo e si comporta come una copertura protettiva. In genere la porzione più distale del clitoride rimane scoperta ed esposta. Le piccole labbra sono pieghe muco-cutanee bilaterali localizzate tra le grandi labbra e il vestibolo vulvare. Mentre esiste un ampio spettro di varianti anatomiche normali, in generale le piccole labbra sono strutture semicircolari con una base di 3 cm di lunghezza e un bordo libero che si estende dal clitoride alla commissura posteriore. La superficie mucosa mediale deriva dal seno urogenitale primitivo e risulta lucida e rosea. Il bordo libero e la superficie cutanea laterale derivano dalle pieghe uretrali e risultano di colorito più intenso. Ovviamente come ogni componente del corpo umano esistono innumerevoli varianti anatomiche normali.
Riduzione delle piccole labbra (labioplastica)
Le piccole labbra che protrudono oltre il bordo marginale delle grandi labbra possono rappresentare un problema disturbante per la donna. Come anticipato in precedenza questa condizione può costituire un problema sia funzionale sia estetico. Questo aumento delle dimensioni può essere bilaterale o unilaterale.
L'aumento dimensionale delle labbra può essere di natura congenita o essere il risultato di una iperattività ormonale androgenica, di uno stretching manuale, oppure di una irritazione cronica. Indipendentemente dalle cause, l'ipertrofia delle piccole labbra costituisce un disturbo per la maggior parte delle donne. La motivazione di richiesta di riduzione delle piccole labbra risulta nell'87% dei casi di natura puramente estetica, nel 64% legata a disagio nell’indossare certi indumenti, nel 43% per motivazioni legate a dolore durante i rapporti sessuali a causa dell’invaginazione dei tessuti eccedenti, e nel 26% per difficoltà nelle attività sportive. La terapia chirurgica rappresenta oggi l'unica valida soluzione per le pazienti affette da tale disturbo. L’intervento eseguito in anestesia locale più sedazione, consiste nella semplice escissione dei tessuti in eccesso, con l’obiettivo di ripristinare simmetria e armonia anatomica, con particolare attenzione ai desideri delle pazienti. Dopo l’intervento sono possibili piccoli lividi e un modesto gonfiore persistenti 7-10 giorni. Le attività sociali e lavorative possono essere riprese in tempi rapidi.
Nella medicina e nella chirurgia estetica dell'area genitale femminile il tempo, la pazienza e l’esperienza risultano essere di primaria importanza. Qualunque soluzione terapeutica presa in considerazione deve sempre avere quale obiettivo: estetica e funzionalità. La maggior parte delle donne desiderano che le loro piccole labbra non protrudano oltre il bordo delle grandi labbra e che l'aspetto della vulva in generale risulti armonica. La riduzione delle piccole labbra isolatamente, spesso non soddisfa interamente i desideri delle pazienti di omogeneità di aspetto dell’area genitale, rivelandosi utile intervenire contemporaneamente anche sulla cute del prepuzio clitorideo.
Prepuzio clitorideo laterale ridondante
Approssimativamente il 40% delle pazienti che si rivolgono a un chirurgo lamentando una ipertrofia delle piccole labbra presentano un prepuzio clitorideo laterale ridondante. Questa condizione rappresenta esclusivamente un problema di natura estetica e non funzionale e non presenta sintomatologia associata. Le pazienti lamentano esclusivamente l’esistenza di un eccesso di tessuti bilateralmente al cappuccio clitorideo.
L’intervento eseguito in anestesia locale più sedazione, consiste nella semplice escissione dei tessuti in eccesso con particolare attenzione ai desideri delle pazienti. Dopo l’intervento sono possibili piccoli lividi e un modesto gonfiore persistenti 7-10 giorni. Le attività sociali e lavorative possono essere riprese in tempi rapidi.
Riduzione dell'ipertrofia del prepuzio centrale
Come descritto precedentemente è stato impiegato il termine “prepuzio laterale ridondante” nei casi in cui è presente una piega laterale o extra in prossimità del cappuccio clitorideo. Tuttavia in alcune pazienti è presente esclusivamente un eccesso di cappuccio clitorideo proprio, che comporta una comprensibile ostruzione all’accesso al clitoride con conseguente difficoltà a raggiungere l'orgasmo durante i rapporti sessuali. Questa condizione di ipertrofia può essere spesso congenita, e talvolta dovuta irritazione cronica o a stretching manuale persistente. L’intervento eseguito in anestesia locale più sedazione, consiste nella semplice escissione del tessuto in eccesso. Dopo l’intervento sono possibili piccoli lividi e un modesto gonfiore persistenti 7-10 giorni. Le attività sociali e lavorative possono essere riprese in tempi rapidi.
Riduzione o aumento delle grandi labbra
Alcune pazienti lamentano un aspetto ipertrofico, cadente o ridondante delle grandi labbra, poco giovanile. Il desiderio in questi casi coincide con un aspetto più pieno delle grandi labbra, senza rughe e lassità cutanea. Questa condizione è spesso legata a fenomeni di acquisto o perdita di peso repentini, come in gravidanza o nel sovrappeso, o compatibili con l'invecchiamento. Altre pazienti lamentano esclusivamente una ipertrofia delle grandi labbra senza lassità cutanea. Spesso pazienti sottoposte a interventi chirurgici quali addominoplastica o liposcultura della regione addominale possono spesso presentare un monte di Venere ipertrofico. Queste stesse pazienti lamentano l'impossibilità di indossare indumenti stretti o costumi da bagno pena l'evidenza di un monte di Venere visibilmente eccessivo e disturbante. In questi casi la liposcultura delle monte di Venere e dell’area delle grandi labbra può risultare positivamente correttiva. L’intervento eseguito in anestesia locale più sedazione, consiste in una delicata liposcultura dell’area genitale o in un eventuale lipofilling, associando una adeguata escissione dei tessuti in eccesso, con l’obiettivo di ripristinare simmetria e armonia anatomica, con particolare attenzione ai desideri delle pazienti. Dopo l’intervento sono possibili piccoli lividi e un modesto gonfiore persistenti 7-10 giorni. Le attività sociali e lavorative possono essere riprese in tempi rapidi.
Convergenza delle grandi labbra
Alcuni pazienti lamentano una evidente divergenza delle grandi labbra sia anteriore a livello del monte di Venere sia posteriore a livello del perineo. La correzione chirurgica di tale divergenza permette di migliorare l'armonia della regione. L’intervento eseguito in anestesia locale più sedazione, consiste in una delicata liposcultura dell’area genitale o in un eventuale lipofilling, con l’obiettivo di ripristinare simmetria e armonia anatomica, con particolare attenzione ai desideri delle pazienti. Dopo l’intervento sono possibili piccoli lividi e un modesto gonfiore persistenti 7-10 giorni. Le attività sociali e lavorative possono essere riprese in tempi rapidi.
Ringiovanimento mucoso-cutaneo complessivo
I fattori di crescita contenuti nelle piastrine sono capaci di stimolare diversi meccanismi cellulari, tra cui la proliferazione e la migrazione dei fibroblasti e la sintesi del collagene, richiamando o riattivando le cellule staminali.
Il trattamento con Fattori di Crescita Piastrinici non è un semplice trattamento estetico, ma una metodica biologica che tende a ripristinare le migliori condizioni vitali della nostra cute e delle nostre mucose.
Il ringiovanimento muco-cutaneo dell’area genitale tramite Fattori di Crescita piastrinici (PRP) equivale a una vera e propria cura rigenerante per la cute e le mucose soprattutto in presenza di secchezza della cute o vera e propria atrofia vulvare. La seduta di biorigenerazione viene effettuata in ambulatorio, in anestesia locale più sedazione, tramite delle microiniezioni con aghi sottilissimi. Il trattamento ha una durata di circa 60 minuti compreso il tempo di prelievo e non lascia nessun esito se non alcune piccole ecchimosi che si risolvono in alcune ore. La seduta è suddivisa in una prima parte dove viene prelevata una piccola quantità di sangue dal paziente (esattamente come per un classico prelievo ematico) cui segue la centrifugazione per la separazione dei globuli rossi e bianchi dal plasma, dove sono situate appunto le piastrine.
Il plasma addizionato con un componente specifico, viene così delicatamente iniettato nella paziente attraverso piccolissime punture superficiali. I risultati sono visibili dopo un paio di settimane dalle iniezioni. Questa metodica consente di ottenere nell’area genitale una cute e delle mucose più turgide, elastiche, e idratate. Il trattamento può essere ripetuto ogni quattro o sei mesi.
Conclusioni
Analizzando le odierne dinamiche legate alla consapevolezza del proprio corpo e dell'immagine nella nostra società, la medicina e la chirurgia estetica dell'area genitale femminile rappresentano una nuova ed emergente frontiera. Supportate inoltre da un diffuso desiderio di “Anti-Age” sia fisico che mentale.
Il desiderio di una donna di vivere la propria vita in modo completo spesso richiede una immagine corporea positiva. Un piccolo aiuto medico o chirurgico può talvolta essere necessario per mantenere tale immagine corporea.
Tariffa da 3.800 a 4.800 euro